Secondo il FMI, la Germania il debito tedesco è solidamente avviato verso il 60%, mentre il nostro rimarrà attorno al 155%. Negli scenari post-covid, quali saranno le conseguenza politiche e finanziarie?

Secondo il FMI, la Germania il debito tedesco è solidamente avviato verso il 60%, mentre il nostro rimarrà attorno al 155%. Negli scenari post-covid, quali saranno le conseguenza politiche e finanziarie?
Il debito pubblico aumenta in tutti i Paesi, ma in modo molto diverso. E la spaccatura tra nord e sud Europa rischia di aumentare le tensioni. Una soluzione è la crescita. L’altra, che alcuni propongono, è togliere i brevetti sui vaccini alle case farmaceutiche. Ne discutono gli economisti Carlo Cottarelli, Giampaolo Galli e Alessandro De Nicola in una nuova puntata di Economia in quark.
La cultura corrente consente di dire bene delle piccole imprese; sono le uniche che devono essere difese e tutelate. La verità è che solo con le grandi imprese si possono affrontare l grandi sfide della ricerca, della trasformazione ambientale e della competizione internazionale.
Fra gli anni settanta e i primi anni novanta, quando in Europa cominciava a farsi strada l’idea della moneta unica, Mundell fu consulente ascoltato di governi e banche centrali. E’ oggi considerato, a ragione, il padre intellettuale dell’euro e, comunque, uno dei suoi principali architetti. Abbiamo ottime ragioni per rileggerlo, oltre che per rimpiangerlo.
E’ difficile dire che con Draghi non è cambiato nulla. Lo si è visto alla conferenza stampa di venerdì: non eravamo più abituati a risposte precise, rapide, secche; ossia a un linguaggio di chi sa di cosa parla e sa ben calibrare le parole.